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Che cos'è il ricorso amministrativo?
Il ricorso amministrativo è un ricorso presentato alla pubblica amministrazione da chiunque voglia tutelare un proprio diritto soggettivo o interesse legittimo contro atti della pubblica amministrazione. In altre parole, il ricorso amministrativo è un tentativo stragiudiziale di ottenere la riesamina degli atti adottati dalla pubblica amministrazione, al fine di ottenerne l'annullamento, la revoca o la riforma.
In particolare il ricorso amministrativo può essere:
- ordinario: e in particolare diretto (anche detto ricorso in opposizione);
- gerarchico, ovvero diretto all'organo superiore rispetto all'ente che ha emesso l'atto.
Il ricorso gerarchico deve essere proposto entro 30 giorni dalla data di notifica, comunicazione o pubblicazione dell’atto (o comunque dal momento in cui l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza) e l’ente deve rispondere entro 90 giorni dalla proposizione, con una decisione motivata e comunicata a tutti i soggetti coinvolti con notifica o raccomandata a/r. Se alla decorrenza del termine non si è ricevuta risposta, il ricorso si intende respinto: a quel punto il ricorrente può adire alla via giudiziaria (ricorso al TAR) o avvalersi del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (lo stesso dicasi qualora il ricorso venisse respinto).
Se non esiste un organo gerarchico superiore a quello che ha emanato l'atto, il ricorso può essere presentato ad altra autorità non legata da un rapporto di gerarchia con lo stesso (ricorso gerarchico improprio).
- straordinario: in caso di ricorso al Presidente della Repubblica, contro gli atti amministrativi definitivi o non impugnabili per via gerarchica. Il ricorso straordinario è applicabile in caso di vizi di legittimità dell'atto, ed e' alternativo al ricorso giurisdizionale al TAR: infatti, contro una eventuale pronuncia negativa del Presidente della Repubblica non ci si potrà più rivolgere al tribunale amministrativo.
Il ricorso può essere presentato senza obbligo di appoggiarsi ad un legale entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dell'atto, o comunque dal momento in cui l'interessato ne sia venuto a conoscenza. Nonostante in alcuni casi di ricorso amministrativo non sussista l'obbligo di rivolgersi a un legale, in genere è comunque consigliabile chiedere la consulenza di un giurista esperto in materia, in grado di suggerire la via più breve ed efficace per ottenere soddisfazione amministrativa.
Lo Studio Legale Lunari di Milano, in particolare, offre assistenza e consulenza legale per la presentazione di ricorsi amministrativi, ricorsi al prefetto, ricorsi in opposizione a sanzioni amministrative o contro cartelle esattoriali a Milano e provincia. Si tenga comunque presente che il ricorso straordinario al Capo dello Stato non è fattibile:
- in materia di sanzioni amministrative, e in particolare contravvenzioni stradali, per quanto riguarda in particolare le ordinanze del prefetto a seguito di ricorso;
- per le materie di competenza del giudice ordinario;
- per le materie attribuite alla competenza di giurisdizioni speciali.
Chi è legittimato a ricorrere in giudizio amministrativo?
Chiunque ritenga che un proprio diritto o interesse legittimo sia stato leso da atti o provvedimenti della pubblica amministrazione, può rivolgersi agli organi giurisdizionali (organi ordinari od amministrativi), oppure ad organi della stessa pubblica amministrazione, al fine di far valere i propri diritti e/o interessi; il ricorso amministrativo è infatti il mezzo con cui gli interessati possono ottenere il riconoscimento dei propri diritti e/o interessi.
Qualsiasi cittadino ha facoltà di opporsi agli atti della pubblica amministrazione, non solo impugnandoli avanti gli organi del Tar e del Consiglio di Stato, che fanno capo alla giustizia amministrativa, ma anche con ricorsi non giurisdizionali rivolti alla amministrazione stessa, in tal modo riducendo il ricorso alla magistratura per la composizione delle controversie, e offrendo ai cittadini uno strumento più versatile e rapido per far valere i propri diritti.
Per quale motivo si può fare ricorso amministrativo?
I motivi di impugnazione dell’atto amministrativo possono riguardare:
- vizi di legittimità dell'atto, come eccesso di potere, incompetenza dell'organo o per qualsiasi altra violazione di legge,
- vizi di merito, cioè inopportunità dell'atto relativamente ad un fatto specifico.
Quali sono gli effetti del ricorso?
L'autorità legittimata a decidere circa il ricorso presentato può reagire in diversi modi, e cioè:
- dichiarando il ricorso inammissibile, quando il ricorso non fosse proponibile, oppure nella sua presentazione vi siano delle irregolarità (se sanabili, al ricorrente verrà assegnato un termine per regolarizzarle);
- dichiarando il ricorso improcedibile, se le suddette irregolarità non sono sanabili o non vengono sanate nel termine dato;
- dichiarando il ricorso infondato, e dunque respingendolo;
- accogliendo il ricorso per incompetenza, e quindi annullando l'atto e rimettendo la questione all'organo competente;
- accogliendo il ricorso per motivi di legittimità o merito, e quindi annullando o riformando l'atto; in alcuni casi, la questione viene rimessa all'organo che ha lo ha emanato.
In caso di ricorso amministrativo, i cittadini di Milano e provincia trovano un valido supporto presso lo Studio Legale Lunari di Milano, che si trova in zona Milano Sud-Est, a breve distanza dalle zone Guastalla e Ticinese ed è comodamente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, da Milano città e provincia, essendo vicino alle fermate Porta Romana e Crocetta della metropolitana milanese.